LA MOSTRA DI JERMAY MICHAEL GABRIEL
ArtNoble Gallery è lieta di presentare Cose Bizzarre, prima mostra personale in Italia di Jermay Michael Gabriel (Addis Abeba, 1997), a cura di Elisa Giuliano.
Cose Bizzarre è una mostra che nel suo insieme espone come le visioni e le rappresentazioni di persone e luoghi come radicalmente “altre” rispetto a noi stessi dipendono per lo più da relazioni di potere che spesso sono difficili da rompere o invertire. Jermay Michael Gabriel ci ricorda con le sue opere, e con il suo approccio alla ricerca artistica, della fatica che si fa ad invertire lo sguardo dai margini, poiché le relazioni di potere che li hanno costituiti possono sembrare in definitiva indelebili. Possiamo dunque ancora aspirare a una comprensione critica di queste relazioni di potere e del nostro ruolo al loro interno. Jermay Michael Gabriel stimola e istiga questa preziosa comprensione, intervenendo attivamente e materialmente sui paradigmi visivi che, sebbene creati nel passato, continuano ad alimentare ideologie dominanti nel presente.
LE OPERE
Cose Bizzarre prende il suo nome da un’espressione spesso usata dalla voce narrante dei documentari dell’Istituto Luce per descrivere gli oggetti, gli abiti, le case, i rituali e le usanze dei popoli indigeni incontrati in Etiopia e Eritrea dagli italiani. La parola “bizzarro” ha un’etimologia incerta, ma storicamente ha rappresentato la stranezza, l’originalità e la stravaganza di un pensiero “selvaggio”—agile, rapido, energico e imprevedibile, come una fata che incute un certo timore.
Le opere di Jermay Michael Gabriel affrontano questo timore esponendo un insieme di codici che mirano a trascendere i paradigmi della storia, rivelando invece una genealogia più universale, ma anche profondamente personale. Attraverso il loro gioco con l’assenza e la presenza, con la forma e l’essere-formato, con il fare e l’essere-fatto, le opere presentate in Cose Bizzarre mostrano come la percezione sensoriale e la cognizione siano situate sia materialmente che storicamente, avventurandosi però a fornire informazioni sul futuro attraverso una comprensione critica del passato e del presente.
L’ARTISTA
Jermay Michael Gabriel è un artista transdisciplinare italo-etio-eritreo. Il suo lavoro si basa su uno sforzo sperimentale, e spesso estremo, di resistenza alla permanenza e all’inafferrabilità dell’archivio coloniale italiano, attraverso la sovversione dei suoi simboli di potere.
La sua pratica artistica abbraccia sia il suono che l’arte contemporanea. Parte dal presupposto che gli spazi all’intersezione di molteplici forme di emarginazione, visibilità o rappresentazione non producono liberazione. Il trauma coloniale non ha una traiettoria lineare, così come la memoria. Affonda nelle fibre senza uno schema temporale e attraversa le generazioni, andando avanti e indietro tra passato, presente e futuro. Il processo di Gabriel racconta le dimensioni sfaccettate di questi viaggi, esorcizzando il trauma attraverso il suono, l’installazione e la performance, abbracciando le eredità culturali e le memorie
collettive come forma di guarigione.
Jermay Michael Gabriel è anche membro del duo musicale Plethor X insieme al sound designer Giovanni Isgrò. Inoltre, è fondatore e direttore di BHMM (Black History Month Milano) e fondatore di Kirykou (Milano).
Il suo lavoro è stato presentato in varie mostre e biennali tra cui la Biennale di Malta (2024), Lagos Biennale (2024), Haus der Kulturen der Welt Berlino, Museo delle Civiltà di Roma e Museo delle Culture di Milano.
Informazioni
ArtNoble Gallery
Via Ponte di Legno 9, Milano, 20134
www.artnoble.it
Date Mostra:
7 novembre – 31 gennaio
Orari d’apertura:
Mercoledi – Sabato, 12:00 – 18:3, oppure su appuntamento