Tra i numerosi artisti internazionali che la 60esima Biennale di Venezia propone in questi mesi ai suoi visitatori, spicca la talentuosa Monique Jacot, una delle più importanti fotografe e fotoreporter svizzere. Dal 25 maggio al 14 settembre 2024, presso il Palazzetto Bru Zane, è possibile visitare la mostra dal titolo La Figura e i suoi doppi, un’accurata selezione di scatti attraverso i quali Jacot conferisce un’estetica poetica, quasi onirica.
Gli scatti di Monique Jacot
Monique Jacot (classe 1934) è una delle più importanti fotografe svizzere. Dopo aver studiato all’École des arts et métiers di Vevey, ha intrapreso una carriera nel giornalismo come fotoreporter. Ha realizzato numerosi reportage per riviste svizzere e internazionali come Camera, Die Woche, Du, Elle, Geo, Schweizer Illustrierte, Stern e Vogue.
Nel corso della sua carriera, Monique Jacot ha esplorato diversi generi fotografici. Appassionata di viaggi, è nota per le sue fotografie scattate in giro per il mondo e per la sua meticolosa documentazione di alcuni aspetti della vita svizzera, in particolare quelli relativi alla condizione femminile. In aggiunta ai suoi reportage, Monique Jacot ha realizzato una quantità di opere che attestano la sua ricerca artistica. A titolo di riconoscimento del suo importante contributo alle arti visive, nel 2020 le è stato attribuito il Grand Prix Suisse du design.
Le fotografie in mostra a Venezia rivelano il modo in cui Monique Jacot gioca con la figura e i suoi doppi; attraverso il montaggio e diversi effetti speculari, conferisce al suo lavoro un’estetica poetica, quasi onirica. Nel suo lavoro di fotoreporter, accosta diverse figure, che possono rivelare un commento sociale al centro delle sue immagini.
Uno sguardo sulla condizione femminile
Fin dall’inizio della sua carriera, Monique Jacot si è interessata in modo particolare alle donne. Ha realizzato una trilogia in cui ha fotografato ragazze nella Repubblica Ceca, in Francia e in Inghilterra. In seguito si è dedicata a indagare le condizioni di vita e di lavoro delle donne in Svizzera, creando tre serie che sono state pubblicate: Femmes de la terre (1989), Printemps de Femmes (1994) e Cadences. L’usine au féminin (1999).
La mostra La figura e i suoi doppi, organizzata da Photo Elysée, presenta stampe moderne tratte dalle fotografie originali conservate nelle collezioni del museo, salvo diversa indicazione.
La storia del Palazzetto Bru Zane
Palazzetto veneziano del XVII secolo, il casino Zane era, in origine, un luogo di divertimento dedicato alla musica. Dal 2009 è sede del Palazzetto Bru Zane — Centre de musique romantique francaise che ha la vocazione di far riscoprire opere poco note e compositori dimenticati del ricco patrimonio musicale francese del grande Ottocento.
Durante la Biennale d’Arte a Venezia, la Fondation Bru invita un fotografo a esporre le sue opere in questo palazzo dal fascino discreto. Il ciclo di mostre fotografiche è stato inaugurato nel 2015 con Couleurs di Gilles Caron, nell’ambito del sostegno del Palazzetto alla Fondation Gilles Caron, poi con Listen, di Rhona Bitner, una cartografia della storia della musica rock gli Stati Uniti e nel 2019, con Venise, Reynaldo Hahn – Marcel Proust – Mariano Fortuny, una scoperta di fotografie di Venezia alla fine dell’Ottocento, tra cui alcune di Marcel Proust e Reynaldo Hahn.
Informazioni
MONIQUE JACOT
La Figura e i suoi doppi
Palazzetto Bru Zane – San Polo 2368, Venezia
Dal 25 maggio al 14 settembre
Orari della mostra: da lunedì al sabato dalle 14.30 alle 18.30
Ingresso libero