“ANXIETY”, LA MOSTRA PERSONALE DI ZHANNA KADYROVA

BURGERS 2022 FOUND RIVER STONE KG 3,7 COURTESY: ZHANNA KADYROVA AND GALLERIA CONTINUA PHOTOGRAPHER: DUCCIO BENVENUTI - ART STORE

Anxiety è il titolo della nuova mostra personale di Zhanna Kadyrova, artista ucraina apprezzata a livello internazionale per la sua capacità di creare opere che esplorano i limiti del materiale e della forma, utilizzando materiali di recupero e oggetti trovati come il cemento, la ceramica, il vetro o il metallo. Fino al 12 maggio, presso la Galleria Continua di San Gimignano (Siena), sono esposte molte delle sue ultime creazioni, alcune assolutamente inedite, dedicate al tema della guerra. Kadyrova dà infatti voce a oggetti e materiali per raccontare la storia della lotta per la libertà dell’Ucraina contro la Russia.

ANXIETY 2022 HAND EMBROIDERY WITH HAND-MADE AND MACHINE EMBROIDERED TEXT 40 X 30,1 X 1,1 CM 15.78 X 11.85 X 0.39 IN COURTESY: ZHANNA KADYROVA AND GALLERIA CONTINUA PHOTOGRAPHER: ELA BIALKOWSKA, OKNO STUDIO

Essere artista in un Paese in guerra

Da quando è cominciata l’offensiva militare della Federazione Russa nella sua amata Ucraina, oltre due anni fa, la produzione artistica di Kadyrova è decisamente cambiata. Oggi, attraverso le sue opere, la 43enne racconta la distruzione, lo sfollamento dei rifugiati, la vulnerabilità, la sofferenza umana, il divario tra vivere nella propria patria dilaniata dal conflitto e il seguirne gli eventi da una distanza di sicurezza.

Zhanna si interroga su quale sia il ruolo dell’artista in un Paese in guerra e arriva alla conclusione che ciò che può fare per la sua terra è parlare della vita, della cultura e della guerra nell’Ucraina di oggi. “Per le prime due settimane di guerra mi sembrava che l’arte fosse un sogno, che tutti i vent’anni della mia vita professionale fossero solo qualcosa che avevo visto mentre dormivo, che l’arte fosse assolutamente impotente ed effimera rispetto alla spietata macchina militare che distruggeva città pacifiche e vite umane. Ora non la penso più così: vedo che ogni gesto artistico ci rende visibili e fa sentire la nostra voce“, spiega l’artista.

« ANXIETY » 2024 EXHIBITION VIEWS COURTESY: ZHANNA KADYROVA AND GALLERIA CONTINUA SAN GIMIGNANO PHOTOGRAPHER: ELA BIALKOWSKA, OKNO STUDIO

La storia e l’arte di Zhanna Kadyrova

Zhanna Kadyrova, fuggendo da Kiev dopo l’invasione russa, ha cercato salvezza in un luogo remoto e protetto ai confini con l’Ungheria, in Transcarpazia. Una casa rurale senza luce e riscaldamento, le montagne e i fiumi, la povertà e la vita semplice dei contadini sono stati il nulla da cui ripartire, per resistere ed esistere. I corsi d’acqua che attraversano il territorio, levigando con forza le grandi pietre disseminate sui fondali, sono stati fonte d’ispirazione per l’artista: le forme perfette scolpite dalle correnti le hanno ricordato le pagnotte di “palianytsia”. Questa parola è diventata un simbolo per il popolo ucraino: non significa più soltanto “pane”, ma si è trasformata in un codice che permette di riconoscere gli amici dai nemici, perché i russi non sono in grado di pronunciarla correttamente.

Le pietre levigate dall’acqua si sono così trasformate, grazie a Kadyrova, in sculture naturali da “tagliare a fette” per imbandire tavoli e fare memoria insieme della vita e della storia, invitando gli abitanti del luogo a riunirsi intorno alla nuova comunità. L’arte come pane quotidiano. Questa è l’origine del progetto di Zhanna, presentato durante la Biennale Arte di Venezia 2022 e anche presente nella mostra a San Gimignano insieme a un video che ne documenta la genesi e lo sviluppo.

ZHANNA KADYROVA, « ANXIETY » 2024 EXHIBITION VIEWS COURTESY: ZHANNA KADYROVA AND GALLERIA CONTINUA SAN GIMIGNANO PHOTOGRAPHER: ELA BIALKOWSKA, OKNO STUDIO

Le opere in mostra a San Gimignano

Visti da lontano, gli ultimi lavori di Zhanna Kadyrova Data Extraction (2023) potrebbero sembrare dipinti astratti. Da vicino, però, si rivelano per quello che sono: grandi rettangoli di asfalto, veri e propri pezzi di strada sfregiati da violente piogge di schegge. Queste porzioni di manto stradale provengono da Irpin, la città ai margini occidentali di Kiev occupata dalle truppe russe e teatro di alcuni dei peggiori combattimenti nei primi mesi di invasione.

Dopo la liberazione della città, Kadyrova ha fatto tagliare questi pezzi dalla strada. “Sono ready-made – dice l’artista -parte dei loro titoli sono le coordinate precise di dove li abbiamo trovati”. Kadyrova ha deciso esattamente dove i macchinari avrebbero dovuto tagliare e affettare ogni pezzo di strada, considerando attentamente gli angoli. Queste opere non sono una rappresentazione della violenza, ma una traccia della violenza stessa, estrapolata dal suo contesto e collocata sulle pareti bianche della galleria d’arte.

PALIANYTSIA (TEL AVIV) 2022 FOUND RIVER STONE 50 KG COURTESY: ZHANNA KADYROVA AND GALLERIA CONTINUA PHOTOGRAPHER: ELA BIALKOWSKA, OKNO STUDIO

Le piastrelle Shots

Alla Galleria Continua di San Gimignano è presente anche la serie Shots (Spari), piastrelle incrinate e sfregiate diventate opere d’arte. La loro apparente moderazione, quasi post-minimalista, smentisce l’atto aggressivo della loro creazione, come spiega Kadyrova: “La percezione dell’arte è che sia un atto civilizzato. Ebbene, la guerra è una guerra incivile, una questione di brutali uccisioni e stupri, nulla di ciò che il mondo civilizzato ha creato. Sto usando la vera violenza per creare arte. La mia prima riflessione è stata: cosa succede al corpo umano. Se metti insieme tre di queste tessere, i proiettili ti trapassano…”.

Nel suo lavoro, l’utilizzo della ceramica è un richiamo diretto alle piastrelle usate per rivestire la facciate dei palazzi ucraini, eredità dell’epoca sovietica e quindi referenza al quotidiano degli ucraini e degli abitanti delle vecchie repubbliche sovietiche. Un quotidiano oggi penetrato, fratturato dalla guerra.

Nel 2022 Zhanna Kadyrova comincia a comprare, nei mercatini di diverse nazioni, piccoli arazzi a punto croce raffiguranti scene tradizionali accoglienti, il genere di cose che potrebbero essere appese nella casa di una persona anziana: cigni in un paesaggio campestre, cosacchi che danzano, una volpe che ruba una gallina, gattini in una cesta, sono solo alcuni esempi. Sopra vi ricama parole ucraine per inviare il messaggio che questa guerra non è così lontana da tutti noi.

SHOT 2010 CERAMIC, PLASTER, PARTICLE BOARD, GLUE 100 X 100 CM COURTESY: ZHANNA KADYROVA AND GALLERIA CONTINUA PHOTOGRAPHER: DUCCIO BENVENUTI - ART STORE

Anxiety e il Russian Rocket Project

Nelle opere che danno il titolo a questa mostra, Anxiety, troviamo la scritta “allarme antiaereo”. Più tardi, quando inizia a viaggiare in Europa, ma non solo, per mostre e progetti, produce una serie di adesivi di razzi che seguono la loro traiettoria mortale attraverso i cieli e, come una guerriglia, li fissa ai finestrini dei treni, creando l’illusione ottica di un missile che viaggia su Parigi, o sull’Austria rurale, o su Taipei, mentre il treno si muove: è il RUSSIAN ROCKET PROJECT. Un gesto giocoso che, da un lato, mostra la realtà della guerra, dall’altra la simula proiettandola nei paesaggi del nostro quotidiano, scuotendoci quando i paesaggi rappresentanti sotto il razzo nemico sono i nostri, ben riconoscibili e vicini a noi.

Informazioni

ZHANNA KADYROVA
ANXIETY

Fino al 12 maggio 2024

Galleria Continua – Via del Castello 11, San Gimignano (Siena)

Mostra visitabile ogni giorno dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 19

www.galleriacontinua.com