Dal 20 aprile al 29 settembre, il Museo Gypsotheca Antonio Canova di Possagno (Treviso) ospita la mostra nata dal progetto di ricerca fotografica Canova. Quattro Tempi di Luigi Spina. Il racconto dell’artista campano è frutto di quattro campagne fotografiche realizzate anno dopo anno, un percorso iniziato nel 2019 e che ha dato vita a varie pubblicazioni, accompagnate da testi di Vittorio Sgarbi.
La mostra di Luigi Spina dedicata a Canova
Per la mostra Luigi Spina ha selezionato 32 fotografie in bianco e nero di grande formato, tra le più rappresentative dei temi amorosi, mitologici, eroici presenti nella Gypsotheca di Possagno, proponendoli in dialogo con le opere di Canova esposte nell’Ala Gemin della Gypsotheca stessa.
Le immagini catturano l’attimo creativo dell’artista, quello in cui l’idea si tramuta in forma e in gesso: il momento in cui la genialità si misura con i limiti della materia, cercando di plasmarla, modificarla, assoggettarla alla forma desiderata.
Non una semplice mostra
Ciascuno dei quattro racconti di Luigi Spina conduce lo sguardo attraverso la densità del gesso, fa emergere ogni possibile dettaglio e postura delle sculture. I chiodini di piombo sui gessi, i punti di repère, diventano un codice di lettura delle opere. “Il mio proposito – afferma Spina – è di rivendicare la contemporaneità del classico, il suo essere trasversale in ogni epoca”.
Le interpretazioni di Spina accompagnano in mostra i gessi canoviani di riferimento. Splendide le immagini delle danzatrici affiancate alla danzatrice canoviana, ritratti reali e ideali in dialogo con le rispettive fotografie, la Pace e la Maddalena del Maestro a confronto con immagini della contemporaneità.
“Queste opere – annuncia la direttrice Moira Mascotto – entrano a far parte del patrimonio del Museo di Possagno con l’ambizione, una volta conclusa la mostra, di dar vita a nuovi progetti espositivi con importanti istituzioni museali nazionali e internazionali con i quali siamo già in dialogo. Il progetto diverrà così messaggero del Museo e del genio canoviano e, al contempo, farà nascere nuove virtuose collaborazioni”.
Chi è Luigi Spina
Luigi Spina nasce a Santa Maria Capua Vetere (Caserta) nel 1966. I suoi principali campi di ricerca sono gli anfiteatri, il senso civico del sacro, i legami tra arte e fede, le antiche identità culturali, il confronto con la scultura classica, l’ossessiva ricerca sul mare, le cassette dell’archeologo sognatore.
Ha pubblicato oltre venti libri fotografici di ricerca personale e ha realizzato prestigiose campagne fotografiche per Enti e Musei. Fra i volumi pubblicati, in diverse lingue e distribuiti in tutto il mondo, si citano il progetto sul Foro romano, L’Ora Incerta, Electaphoto (2014); Volti di Roma alla Centrale Montemartini, Silvana Editoriale (2019); e inoltre The Buchner Boxes (2014), Le Danzatrici della Villa dei Papiri (2015), Diario Mitico, Cronache visive sulla collezione Farnese (2017), I Confratelli (2020), Sing Sing, il corpo di Pompei (2020), Bronzi di Riace (2022) e Interno pompeiano (2023) tutti editi da 5 Continents Editions.
Nel 2022 è stato tra i finalisti del 73° Premio Michetti per l’Arte Contemporanea e vincitore del Premio Digital Michetti. Nel 2023 gli è stato assegnato il Premio Internazionale Amedeo Maiuri per la Fotografia.
Informazioni
Museo Gypsotheca Antonio Canova
Via A.Canova 74, Possagno (TV)
Orari di apertura: dal martedì al venerdì, dalle 9.30 alle 18.
Sabato, domenica e festivi dalle 09:30 alle 19.