Sergio Padovani torna a Modena, sua città natale, per una nuova tappa di Pandemonio, mostra itinerante che ha incantato pubblico e critica in quel di Roma. La personale dell’artista è allestita nel Complesso di San Paolo e si potrà visitare fino al prossimo 5 maggio.
Pandemonio, le opere in mostra
La mostra di Sergio Padovani raccoglie un’ampia selezione di dipinti, di grandi dimensioni e di recente produzione. Una pittura figurativa visionaria che si fonda su composizioni fantastiche quanto allucinate, scene inquietanti, paesaggi incendiati da venature crudeli e qualche pennellata di mélo, tra onirico e mostruoso, delizia e oscenità.
L’esposizione, curata da Cesare Biasini Selvaggi con Francesca Baboni e Stefano Taddei, e organizzata dalla Fondazione THE BANK ETS – Istituto per gli Studi sulla Pittura Contemporanea, ha già ottenuto un successo incredibile in occasione della tappa romana, come spiega lo stesso Biasini Selvaggi: “Diverse opere di Sergio Padovani sono entrate in importanti raccolte d’arte della capitale. E dal 25 aprile, l’artista modenese sarà protagonista di una personale alla Galerie Schwab Beaubourg di Parigi”.
Il Complesso di San Paolo a Modena
La location che accoglie le opere di Pandemonio non è stata scelta in modo casuale: “Il Complesso di San Paolo – precisano Francesca Baboni e Stefano Taddei – è sembrato essere il luogo ideale per un artista che da sempre affianca il sacro a una visionarietà laica arricchita da musica, pittura e suggestioni legate ad un immaginario antico. Dopo il passaggio su Roma, pensiamo che questo progetto possa segnare un forte consolidamento della sua maturità artistica e stilistica”.
La mostra di Sergio Padovani a Modena è allestita nella ex chiesa e nella sala delle monache del complesso di San Paolo (con ingresso da via Selmi 63).
Cos’è Pandemonio
“Il sostantivo Pandemonio – racconta Sergio Padovani – si è radicato in me non dal Milton di Paradiso perduto, ma da La franca sostanza del degrado del poeta mantovano Ivano Ferrari. La parola pandemonio è saltata fuori come minimo comun denominatore di un universo di immagini narrate, a volte anche crude e difficili da sopportare, che però testimoniavano il momento reale, non solo sociale e politico, ma anche estremamente mio…la mia confusione, il tormento di quei giorni sfocati, la pittura che dirompeva nella mia vita”.
Chi è Sergio Padovani
Sergio Padovani nasce nel 1972 a Modena, dove vive e lavora. Per diversi anni è musicista nella sperimentazione e nella ricerca, senza confinamenti e limitazioni. Dal 2006 la musica subisce un inarrestabile processo, il cui verdetto finale è la trasmutazione totale e definitiva nella Pittura. Assolutamente e necessariamente autodidatta, affronta questo nuovo iter, più simile a un inestinguibile, insaziabile rogo interiore, come la risalita di una voragine profonda, improvvisamente riempitasi di luce. Una manifestazione salvifica, dunque, divina o del corpo non ha davvero importanza, se non come traslucida, incontrollabile rivoluzione attraverso la quale ritrarre la personificazione del bisogno più ancestrale dell’uomo: la salvezza, appunto.
Nel solco della grande pittura del Quattrocento, la visionarietà del suo dipingere (privo di bozzetti preparatori o altre “pianificazioni” dell’opera) trova, nel confronto con le istanze del contemporaneo, attraverso la simbologia e l’importanza dei dettagli, la sua più completa narrazione.
Negli anni è finalista di numerosi premi, tra cui il Premio Arte Mondadori, il Premio Celeste, il Premio Combat, il Premio Vasto e il World Wide Kitsch International Competition. Nel 2009 vince il premio Arte Laguna, nel 2011 è alla Biennale di Venezia, Padiglione Italia, sezione regionale Torino; nel 2016 è protagonista alla Biennale del disegno di Rimini. Nel 2017 il Museo Diocesano di Arte Sacra di Imola ospita la sua personale Sanctimonia, l’anno dopo espone al Palazzo Ducale di Castelnovo né Monti (RE) e alla Rocca Sforzesca di Riolo Terme (RA).
Nel 2019 la sua mostra L’invasione inaugura The Bank Contemporary Art Collection a Bassano del Grappa (VI), ora Fondazione THE BANK ETS – Istituto per gli Studi sulla Pittura Contemporanea. Nel 2021 la Fondazione Stelline di Milano ospita la sua personale I folli abitano il sacro; alla fine dello stesso anno è l’artista scelto per rappresentare con il suo quadro Stelle Aperte il complesso “rapporto artistico” tra Dante e Giotto nella grande collettiva dei Musei Civici Eremitani di Padova, dal titolo A riveder le stelle.
Nel 2022 espone nella Chiesa Monumentale di San Francesco a Gualdo Tadino (PG), l’anno seguente al Reial Cercle Artistic de Barcellona, in Spagna. Nel 2024 la mostra itinerante Pandemonio viene presentata ai Musei di San Salvatore in Lauro a Roma, con successive tappe a Modena e Bassano del Grappa (VI).
Dal 2023 la sua ricerca musicale, precedentemente interrotta, torna prepotentemente a fare da contraltare alla pittura, accompagnando e ampliando il corpus artistico di Padovani, nel suo costante e continuo divenire. Le sue opere sono presenti nelle più importanti collezioni sia in Italia che in Europa e in permanenza al Museo Diocesano d’Arte Sacra di Imola, al MACS di Catania, al Museo Michetti (CH), al MCA di Camo (CN), al Museo Ruggi d’Aragona (CS), alla Fondazione THE BANK ETS di Bassano del Grappa (VI).
Informazioni
La mostra Pandemonio di Sergio Padovani è a ingresso gratuito ed è aperta al pubblico dal mercoledì al venerdì dalle 16 alle 19, il sabato e la domenica dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19. Sarà aperta, inoltre, in via straordinaria, per Pasqua, domenica 31 marzo e lunedì 1 aprile, e mercoledì 1 maggio (per informazioni: www.fondazionethebank.org)