Toulouse-Lautrec, la mostra speciale a Rovigo
La mostra a Rovigo dedicata a Toulouse-Lautrec è frutto di un lungo lavoro di ricerca, portato avanti dai curatori Jean-David Jumeau-Lafond, Francesco Parisi e Fanny Girard (direttrice del Museo Toulouse-Lautrec di Albi, città natale dell’artista) e con la collaborazione di Nicholas Zmelty (sezione Manifesti e Incisioni).
L’esposizione internazionale di Palazzo Roverella rappresenta un’occasione imperdibile per conoscere a 360 gradi Lautrec, ma anche per immergersi tra le strade di Montmartre e incontrare i suoi attori.
Si tratta della mostra più completa del pittore e illustratore francese, finalmente riconosciuta, capace di restituire un ritratto della società parigina di fine Ottocento, dagli ambienti altolocati ai più malfamati, e quello di un artista che dimostra una libertà di opinione, di azione e dei costumi, che fu una delle caratteristiche più importanti del suo spirito.
Le opere e le sezioni
Nel corso della sua vita Toulouse-Lautrec fu vittima di una narrazione incompleta, incapace di cogliere l’essenza della sua pittura. Scopo della mostra allestita a Rovigo è, dunque, quella di restituire alla storia dell’arte la complessità di un artista poliedrico, sottraendolo alle semplificazioni che lo hanno confinato nel ruolo di creatore di manifesti.
Tra le sale di Palazzo Roverella, oltre a una ricca sezione grafica, i visitatori potranno conoscere Lautrec postimpressionista, seguendolo nello sviluppo di un linguaggio dapprima legato alla lezione di Degas e poi finalmente libero. Oltre 200 le opere che si possono ammirare, di cui 60 di Toulouse-Lautrec.
La mostra è articolata in sezioni che restituiscono gli influssi che segnarono la sua breve ma intensa produzione: dallo sguardo d’insieme sulla Parigi 1885-1900, per passare ai luoghi emblematici, Opera, teatri, caffè-concerto, cabaret, bistrot e cenacoli intellettuali, che ne influenzarono l’opera (Le Chat Noir, Toulouse-Lautrec e gli amici artisti, Il rinnovamento della grafica).
Per finire nell’inedito focus dedicato al movimento artistico francese Les Arts Incohérents (a cura di Johan Naldi), anticipatore di molte delle tecniche adottate dalle avanguardie del Novecento.
Un viaggio nella Parigi di fine Ottocento
Coprotagonista della mostra è una Parigi in fermento, caratterizzata da un’esplosione di idee, intuizioni e diverse tendenze artistiche. Una ricchezza magmatica di cui Lautrec si è nutrito e che è possibile vedere in mostra grazie alle tante opere degli artisti a lui contemporanei, spesso amici, che con lui hanno condiviso quello straordinario periodo.
In questo modo, lungo il percorso espositivo vengono rese via via più evidenti le influenze reciproche e i punti di contatto tra il protagonista e i tanti movimenti artistici che in quegli anni nascevano all’ombra della nuova modernissima torre di ferro che, proprio allora, esordiva da protagonista nel cielo sopra la capitale francese.