Il MAMbo celebra Giorgio Morandi
La città di Bologna ha deciso di omaggiare uno dei suoi artisti più importanti, Giorgio Morandi, nel 60° anniversario della sua morte, con una serie di eventi a lui ispirati. Il Dipartimento educativo MAMbo, ad esempio, propone cinque special projects, in cui le opere e i lavori di Morandi vengono reinterpretati attraverso diverse forme artistiche. Per quanto riguarda il teatro, Virgilio Sieni porta in scena al Comunale di Largo Respighi Elegia Luminosa, performance che si focalizza sulla relazione tra il pittore e i suoi oggetti. Per la fotografia, spazio agli scatti di Joel Meyerowitz, esposti a Palazzo d’Accursio, e all’esposizione Morandi’s Books tenuta da Mary Ellen Bartley al Museo Morandi (fino al 7 luglio). Si passa poi al video Still life. The studio of Giorgio Morandi, il progetto di Tacita Dean visitabile allo Spazio Pietro in Via Galliera, e al suono, a Casa Morandi e Fienili del Campiaro di Grizzana, con l’artista Mark Vernon e Saturnine Orbit, installazione sonora in cui bottiglie, brocche e vasi restituiscono un collage di suoni registrati in natura, portando il mondo esterno all’interno di Casa Morandi.
Patrick Tuttofuoco a Palazzo de’ Toschi
Abbandona gli occhi è il titolo della mostra di Patrick Tuttofuoco, allestita nella sala convegni di Palazzo de’ Toschi e visibile fino al 18 febbraio. Si tratta di uno spettacolo luminoso, con l’utilizzo di materiali industriali e sintetici come il neon, il ferro e la plastica, che cattura subito l’attenzione dello spettatore anche per la scelta di raffigurare parti del corpo che l’autore definisce in “trascendenza”.
La “felicissima strada” tra Palazzo e Garage Bentivoglio
Via del Borgo di San Pietro si trasforma per celebrare un’ispirazione giunta dalla mostra Felicissimo Giani a Palazzo Bentivoglio. Al civico successivo (1/a) il ristorante e cocktail bar Le Stanze, che dimora in una cappella riconvertita, diviene Felicissime stanze attraverso un allestimento di Davide Fabio Colaci. In occasione di Art City anche il garage Bentivoglio, in via del Borgo di San Pietro 3/A, ha invitato l’artista Agostino Iacurci a esibire una mostra temporanea, Ruinenlust. La mostra è attiva fino al 24 febbraio.
La pittura motorizzata di Canemorto a Palazzo Vizzani
A Palazzo Vizzani, in via Santo Stefano 43, è esposto il progetto del trio di artisti Canemorto The Painting Race. In scena sei quadri radiocomandati provvisti di ruote, disposti all’interno di un circuito chiuso che attraversa tutte le sale dello spazio espositivo.
Palazzo Fava ospita Concetto Pozzati XXL
La mostra Concetto Pozzati XXL, la prima realizzata in sede museale dopo la scomparsa dell’artista nel 2017, è aperta al pubblico fino all’11 febbraio. Circa cinquanta opere provenienti dall’Archivio Pozzati – alcune inedite o non più esposte da tempo – tra dipinti di grande formato, lavori tridimensionali e su carta, come la monumentale installazione Dopo il tutto (1980) costituita da 301 disegni.
Mimmo Paladino nel Palazzo del Papa
Lo storico palazzo che fu dimora di Papa Gregorio XIII partecipa ad Art City con il noto artista internazionale Mimmo Paladino, che torna dopo molti anni ad esporre in città. La mostra, curata da Silvia Evangelisti, presenta una ventina di importanti opere, dipinti e sculture di grandi dimensioni significative della poetica dell’artista, a documentare la sua ricerca negli ultimi vent’anni.
Gli scatti di Luisa Lambri al Padiglione de L’Esprit Nouveau
Dal 2019 Arte Fiera commissiona ogni anno a un artista italiano affermato un’opera inedita. La commissione del 2024 va a Luisa Lambri, nota soprattutto per le sue immagini di architetture moderniste. L’artista ha scelto di collegare due edifici simbolo dell’architettura bolognese degli anni Settanta: la chiesa di Santa Maria Assunta a Riola di Vergato (BO), l’unica opera permanente di Alvar Aalto in Italia, terminata nel 1976, e il Padiglione de L’Esprit Nouveau, copia filologicamente accurata di un’architettura effimera di Le Corbusier degli anni ’20, costruita nel 1977 all’ingresso del quartiere fieristico.
Villa delle Rose: Sergio Lombardo 1960-1970
La sede espositiva di Villa delle Rose, in via Saragozza 228, ospita, fino al 24 marzo, la mostra Sergio Lombardo 1960-1970, che ha l’obiettivo di gettare una nuova luce sul decennio iniziale della carriera di uno degli artisti italiani più rivoluzionari dalla fine degli anni Cinquanta. L’esposizione presenta una cinquantina di opere tra le meno conosciute di Lombardo, mostrando così il suo lato più inedito: quello dei Superquadri, dei Super Componibili, dei Punti Extra e delle Sfere con sirena.
Giovanni Morbin al Museo Civico Archeologico
Vivamente consigliata è la mostra di 50 opere di uno dei più importanti body artist italiani, Giovanni Morbin, selezionate o realizzate attorno al concetto dello strumento, dell’oggetto utile per un’azione (anche se spesso non funzionale), in dialogo con alcuni dei reperti archeologici del museo civico Archeologico di Bologna. L’artista ha partecipato anche ad Arte Fiera con uno stand monografico della Galleria Michaela Stock di Vienna sulla nuova serie dell‘Ozionismo, legata al suo recente pensionamento.
La collezione privata di Marino Golinelli alla Fondazione Golinelli
L’esposizione raccoglie 40 opere di importanti artisti moderni e contemporanei della collezione privata di Marino Golinelli. Esposti per la prima volta, i lavori riflettono la personalità poliedrica dell’imprenditore e filantropo che, nell’arco di trent’anni, ha acquisito insieme alla moglie opere d’arte in ogni angolo del mondo. Tra gli artisti in mostra: Kazimir Malevich, Giacomo Balla, David Hockney, Tony Oursler.
Per consultare il programma completo degli eventi: www.culturabologna.it/documents/artcity