Il senso della vita, secondo un anziano Sioux, è rivolgersi con un canto a tutte le cose che incontriamo.
Il canto è una forma di dialogo primordiale e intelligibile, attraverso il quale si ricerca l’incontro, un luogo in cui le parti si trasformano per comprendersi.
La vicinanza che si crea ricostituisce un momento unico di scambio, un Evento, tra esseri viventi e non, tra esseri umani e il loro attorno, tra singolarità e collettività, in uno stato dedicato all’accadimento e alla comprensione.
Le opere di Fire Song formulano visioni dell’incontro in eventi sospesi tra passaggi e folgorazioni, vacillando tra l’onirico e il reale, attraverso luoghi fuori dal tempo. Ci si immerge in situazioni prive di gerarchia, in bilico tra l’apocalissi e un sereno istante al tramonto, in un attimo dove l’incanto diventa sogno, ma anche esperienza tangibile.
Francesca Banchelli unisce una prospettiva intima del mondo a quella collettiva, facendo emergere il sé più nascosto per lasciarlo poi scomparire all’interno di un sé collettivo. I soggetti dei suoi lavori sono intrisi di un’emotività fibrillante e calma, uniti dalla propensione a rintracciare, in un arco di tempo indefinito, residui di innocenza e di intelligenza.
Il lavoro di Francesca Banchelli indaga il concetto di tempo attraverso la pittura e la performance, elaborando narrazioni in cui costellazioni di eventi sono disposti su un unico piano. I suoi immaginari includono visioni di coesistenza tra diversi esseri viventi e oggetti naturali, che trattengono il tempo al loro interno, o con oggetti inanimati, attraverso i quali risaliamo a noi stessi. Banchelli utilizza il concetto di tempo come mezzo per trovare l’equilibrio nell’incontro tra il sé e il mondo, mettendo in scena una riconciliazione tra singolo, collettività e mondo naturale.
Francesca Banchelli (Montevarchi, AR, IT, 1981) si è diplomata all’Accademia di Belle Arti di Firenze nel 2007 e ha conseguito il Master in Fine Art presso la Central Saint Martins di Londra nel 2010.
Tra le sue mostre personali e performance recenti: 2023 – ADA, Roma; Tenuta dello Scompiglio, Lucca, a cura di Angel Moya Garcia. 2021 – Galleria Poggiali, Pietrasanta, a cura di Sergio Risaliti. 2020 – Museo Novecento, Firenze, a cura di Sergio Risaliti e Eva Francioli. 2019 – Centro Pecci, Prato, con André Lepecki, a cura di Contemporanea2019. 2016 – MACBA Barcellona, con Pier Luigi Tazzi, a cura di Carolina Ciuti. 2017 – Villa Romana, Firenze, con Pier Luigi Tazzi. 2015 – Wilkinson Gallery, Londra, con Pier Luigi Tazzi. 2014 – TATE Modern, Londra, con Emiliano Zeleda. 2013 – 13a Biennale di Istanbul, a cura di Merve Kaptan, evento collaterale ufficiale.
Tra le sue mostre collettive e performance recenti: 2022 – BUILDING Gallery, Milano, a cura di Giorgio Verzotti. 2021 – Monitor, Pereto (AQ), a cura di Saverio Verini. 2016 – MANIFESTA 11, Cabaret Voltaire, Zurigo, a cura di Christian Jankowski. 2015 – Ambasciata Italiana, Berlino, a cura di Angelika Stepken; Sifang Art Museum, Nanjing, a cura di Andrea Baldini. 2013 – Centrale Fies, Dro, Trento; Studio Voltaire, with Gasworks, Londra.
2012 – S1Artspace, Sheffield, a cura di Ben Rivers; New Capital, Chicago, a cura di Chelsea Culp e Ben Foch .
Ha ricevuto il premio “Exhibit Program”, MIBACT Creatività Contemporanea nel 2020, il premio “Step Beyond Grant Project, ECF – European Cultural Foundation” ed il primo premio “Portali dello Scompiglio”, Associazione Culturale Dello Scompiglio, Lucca, nel 2013. Ha ottenuto la “Deutsche Börse Residency Program” – Frankfurter Kunstverein nel 2012
Carlo Rovelli, Buchi Bianchi, Adelphi, 2023